Vergognoso autoritarismo da parte di sedicenti femministe emule di atteggiamenti dei despoti e caratteristici dei peggiori sistemi autoritari.
Ma l’autoritarismo è compatibile con il femminismo? e quindi delle autoritarie possono definirsi femministe?
E’ compatibile l’autoritarismo con un movimento che si dice promotore di libertà e critico di atteggiamenti discriminatori?
Non contente dell’incredibile censura del commento:
“conosco quello che raccontate, ma non condivido la reazione, anche se la comprendo”.
commento cancellato, poi pubblicato dopo richiesta, a cui è seguita risposta dittatoriale e senza possibilità di rispondere (anzi la signora pseudo-femminista ha definito la risposta sul presente blog “spammare”, poiché contiene il link al sito pseudo-femminista).
Sono seguiti commenti nel sito dispotico pseudo-femminista senza dare la possibilità di rispondere, mentre continuano a pubblicare solo i commenti a supporto del loro autoritarismo, senza dare alcuna informazione stabile ai lettori che si tratta di un luogo di censura (delle opinioni e delle idee)
Questi comportamenti sono quelli tipici delle dittature, atteggiamenti non dissimili da quelli di cui si lamentano quando vanno nelle piazze a dimostrare.
Pare di capire che la loro aspirazione sia sostituire un dominatore con un altr* niente affatto la libertà.
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